Il tuo
immenso tacere sopra di me
così piccola
e così sgomenta.
I tuoi occhi
nei miei dipingono scrigni di luce bianca.
Ma quanti
colori sei stasera?
Rosso e blu
fondo tra le mie mani
e veloce
stendo un manto di seta viola
che avvolga
il mio piccolo mondo
del tuo infinito
spazio.
Hanùl
“Spesso penso che la notte sia più viva e più riccamente colorata del
giorno”, scrive Vincent in una lettera al fratello. Nell’opera egli
cerca di rappresentare quell’angosciosa vita, che
attribuisce alla notte. Soggetto della raffigurazione è il paesaggio di
un borgo di notte e con dei colli sullo sfondo. Particolare appare il
campanile della chiesa, che è tipico dell’Olanda, nazione natale
dell’artista. Tale dipinto fu realizzato a memoria e non en plein air come egli
era solito fare: il cielo
notturno occupa circa due terzi dello spazio della tela, mentre il terzo
rimanente è occupato dal borgo e dalle colline ad esso retrostanti. Il cipresso sproporzionato come del resto tutta la composizione domina maestoso il villaggio come le stelle dominano maestose il cielo tanto che pare inghiottano il poco di terra ritratta. Scrisse van Gogh: “…guardare il cielo mi fa sempre
sognare… Perché, mi chiedo, i punti scintillanti del cielo non sono
accessibili come in puntini neri sulla cartina della Francia? Proprio
come prendiamo il treno per andare a Tarascon o a Rouen, così prendiamo
la morte per raggiungere una stella.”
Queste creazioni possono essere replicate su borse, scarpe, portafogli e bijoux in legno ed è tutto dipinto a mano. Potete visitare il mio sito www.hanulstyle.com
Alla prossima! Hanùl
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