domenica 30 marzo 2014

IN ME

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TORRE SAN GIOVANNI: Marina di Ugento
     E  quando chiudo gli occhi alla luna e al mondo
e in silenzio mi rintano nel mio me,
del tempo e delle sue cose faccio memoria...
le impasto nei colori del mio passato e le reinvento per le cose che amerò fare,
per il cuore di chi sa ascoltarmi
e per ascoltare io,
completamente,
 me! "

 (Hanùl)

giovedì 27 marzo 2014

IL PANICO: CONTRASTO TRA MENTE E CUORE



Questo celebre dipinto di Munch, è sicuramente il suo più famoso e anche tra i più conosciuti al mondo, persino dai non intenditori d'arte!




L'opera è un simbolo dell'angoscia e dello smarrimento che segnarono tutta la vita del pittore norvegese. 
La scena rappresenta un'esperienza vera della vita dell'artista: mentre si trovava a passeggiare con degli amici su un ponte della città di Oslo, il suo animo venne pervaso dal terrore. Lo stato d'animo del pittore viene raccontato da lui stesso in queste righe tratte dal suo diro nell'ospedale di Nizza:
 
« Camminavo lungo la strada con due amici quando il sole tramontò, il cielo si tinse all'improvviso di rosso sangue. Mi fermai, mi appoggiai stanco morto ad una palizzata. Sul fiordo nero-azzurro e sulla città c'erano sangue e lingue di fuoco. I miei amici continuavano a camminare e io tremavo ancora di paura... e sentivo che un grande urlo infinito pervadeva la natura. »
 
La pagina del suo diario poi continua a descrivere più minuziosamente la scena che si presentò davanti ai suoi occhi, o forse solo nella sua testa!
le ultime crisi sono state proprio brutte. mi pareva di soffocare, il mondo mi girava intorno, quasi non riuscivo a stare in piedi: però ora va meglio, riesco a calmarmi, a guardarmi indietro, a ricordare, qualche volta a rivivere quelle emozioni... Siete mai stati in Norvegia? Lo sapete cosa vuol dire stare sul margine estremo, al Nord dell'Europa? Oh, certo, magari qualcuno di voi è venuto in vacanza, nella bella stagione, nelle lunghissime sere di giugno. Lo so benissimo, ci sono addirittura delle navi da crociera, piene di luci, con tanto di cabine di lusso, che percorrono i fiordi e approdano al porto della mia città, Oslo. Giorni magnifici, non discuto. Per me, invece, cala l'angoscia. Ho il terrore di rimanere solo. Voi che venite in Norvegia d'estate dite che qui si sta bene, ma io da bambino, a soli cinque anni, ho visto morire mia madre di tubercolosi, poi mia sorella Sofia, quindi, improvvisamente, anche mio padre. Io stesso ho sempre avuto una salute fragile (lo ammetto: col tempo, la vodka e l'acquavite non mi hanno aiutato!), stretto da un'educazione puritana e moralista e le notti del grande Nord, gelido e inospitale. La pittura mi ha aiutato a guardare dentro me stesso, a trasmettere sentimenti ed emozioni [...] Mi ricordo benissimo, era l'estate del 1893. Una serata piacevole, con il bel tempo, insieme a due amici all'ora del tramonto. [...] Cosa mai avrebbe potuto succedere? Il sole stava calando sul fiordo, le nuvole erano color rosso sangue. Improvvisamente, ho sentito un urlo che attraversava la natura. Un grido forte, terribile, acuto, che mi è entrato in testa, come una frustata. D'improvviso l'atmosfera serena si è fatta angosciante, simile a una stretta soffocante: tutti i colori del cielo mi sono sembrati stravolti, irreali, violentissimi. [...] Anch'io mi sono messo a gridare, tappandomi le orecchie, e mi sono sentito un pupazzo, fatto solo di occhi e di bocca, senza corpo, senza peso, senza volontà, se non quella di urlare, urlare, urlare... Ma nessuno mi stava ascoltando: ho capito che dovevo gridare attraverso la pittura, e allora ho dipinto le nuvole come se fossero cariche di sangue, ho fatto urlare i colori. Non mi riconoscete, ma quell'uomo sono io. [...] L'intera scena sembra irreale, ma vorrei farvi capire come ho vissuto quei momenti. [...] Attraverso, l'arte cerco di vedere chiaro nella mia relazione con il mondo, e se possibile aiutare anche chi osserva le mie opere a capirle, a guardarsi dentro

 
Munch non era pazzo, ma molti psichiatri che l'hanno tenuto in cura hanno parlato più di " psicosi da attacchi di panico". Oggi è molto facile riconoscere questi sintomi di ansia estrema, ma all'epoca di Munch si veniva tacciati di essere affetti da schizofrenia, di stregoneria, o peggio ancora, di possessione demoniaca! Ci credo in pieno che il povero Munch, abbia avuto una reazione così esagerata nei confronti del suo malessere!
Questo post mi è molto a cuore, perchè credo che molti abbiano passato dei momenti sfrenati di ansia, compresa io eh, nel lontano ormai 2007! E allora come dice Munch, in questa pagina bellissima del suo diario, bisogna guardarsi dentro e capire la direzione della nostra anima! 
Quando il cuore vuole andare in una direzione e la mente in un'altra, quasi mai la mente ha ragione!!! 
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Un bacio dalla vostra Hanùl...alla prossima!

martedì 25 marzo 2014

AREA AREA ( GIOCOSITA') , PAUL GAUGUIN

ballerine in pelle vera dipinte a mano
GIOCOSITA', è sicuramente il più famoso dipinto di Paul Gauguin, un pittore francese che io amo molto. Adoro i suoi colori netti, così poco intrisi di sfumature. Egli è attratto dall'esotico e nelle sue opere quasi sempre raffigura donne Thaitiane intente a svolgere le più semplici azioni quotidiane.
Questo dipinto non suscitò in realtà tutto lo scalpore che il pittore si aspettava, ma per lui rimase sempre, secondo il suo punto di vista, il miglior quadro mai dipinto, tanto che lo ricomprò a sue spese dopo averlo venduto in un museo di Parigi.
orecchini tondi in legno dipinti a mano


Ed è nel Pacifico, nella terra del Paradiso che Paul Gauguin vuole vivere dopo aver lasciato la caotica e venale Francia...abbandonandosi in molti suoi soggiorni, in quelle terre oggetto continuo delle sue straordinarie opere!

Queste scarpe sono in pelle vera, dipinte a mano. 
Per vedere altri accessori come questi, oppure borse, portafogli, decolletè e bijoux dipinti a mano, potete visitare il mio sito www.hanulstyle.com oppure diventare fans della mia pagina Facebook https://www.facebook.com/HanulStyle?bookmark_t=page  per ricevere tutti gli aggiornamenti. 
Mi potrete inoltre trovare su Pinterest e su Google +   Allora vi aspetto!
 Alla prossima
Hanùl

sabato 22 marzo 2014

I COLORI DELLA NOTTE


Sospiri silenziosi mi arreca il tuo infinito.

Il tuo immenso tacere sopra di me

così piccola e  così sgomenta.



I tuoi occhi nei miei dipingono scrigni di luce bianca.


Ma quanti colori sei stasera?


Rosso e blu fondo tra le mie mani

e veloce stendo  un manto di seta viola

che avvolga il mio piccolo mondo

del tuo infinito spazio.


Hanùl


“Spesso penso che la notte sia più viva e più riccamente colorata del giorno”, scrive Vincent in una lettera al fratello. Nell’opera egli cerca di rappresentare quell’angosciosa vita, che attribuisce alla notte. Soggetto della raffigurazione è il paesaggio di un borgo di notte e con dei colli sullo sfondo. Particolare appare il campanile della chiesa, che è tipico dell’Olanda, nazione natale dell’artista. Tale dipinto fu realizzato a memoria e non en plein air come egli era solito fare: il cielo notturno occupa circa due terzi dello spazio della tela, mentre il terzo rimanente è occupato dal borgo e dalle colline ad esso retrostanti.  Il cipresso sproporzionato come del resto tutta la composizione domina maestoso il villaggio come le stelle dominano maestose il cielo tanto che pare inghiottano il poco di terra ritratta. Scrisse van Gogh: “…guardare il cielo mi fa sempre sognare… Perché, mi chiedo, i punti scintillanti del cielo non sono accessibili come in puntini neri sulla cartina della Francia? Proprio come prendiamo il treno per andare a Tarascon o a Rouen, così prendiamo la morte per raggiungere una stella.” 

Queste creazioni possono essere replicate su borse, scarpe, portafogli e bijoux in legno ed è tutto dipinto a mano. Potete visitare il mio sito www.hanulstyle.com

Alla prossima!  Hanùl

venerdì 21 marzo 2014

GIUDITTA I DI GUSTAVE KLIMT

GIUDITTA I. Portafogli in ecopelle dipinto a mano. Hanùl
Il dipinto rappresenta Giuditta che taglia la testa di Oloferne. Metaforicamente simboleggia la seduzione della donna che riesce a vincere anche la più dura e brutale corazza dell'uomo! La virilità che soccombe davanti alla seduzione inevitabile e invincibile della donna! La Giuditta  è il primo esperimento " aureo" di Klimt che si approprierà di questo stile per oltre un decennio dopo quest'opera! Tutti i suoi futuri dipinti saranno inondati dal caldo oro e da intarsi liberty. La donna raffigurata è Adele Bloch Bauer, donna che lui ritrasse per due volte e facente parte dell'alta borghesia Viennese! Klimt la raffigura col seno scoperto, simbolo dell'alto potere erotico della donna e avvolta da una tunica maestosa e decorata con inserti in oro. Vuole forse egli esaltare la sua imponente figura avvolgendola di oro e di decorazioni liberty. Sullo sfondo fanno da contrasto ad una figura molto pittorica e con adeguata tecnica, alberi stilizzati di fico e decorazioni liberty.
Questo portafogli in ecopelle nero è dipinto completamente a mano e può essere replicato anche su portafogli in vera pelle su richiesta oppure in diverse tonalità di colore. Per risaltare l'oro inevitabile in questo dipinto, consiglio comunque sempre una base nera o quantomeno scura! Per vedere altri portafogli o accessori Hanùl, potete andare su http://hanulstyle.com/ oppure diventate fans della mia pagina Facebook https://www.facebook.com/HanulStyle?ref=hl&bookmark_t=page     Buona giornata e alla prossima! Hanùl